Comunicato Stampa
Dilettatevi con la nebulosa "Uovo Fritto"
Il VLT dell'ESO trova una delizia cosmica
28 Settembre 2011
Alcuni astronomi hanno utilizzato il VLT dell'ESO per catturare l'immagine di una enorme stella che appartiene a una delle più rare classi di stelle dell'Universo, le supergiganti gialle. La nuova immagine è la migliore mai ottenuta per stelle di questa classe e per la prima volta mette in mostra un doppio guscio di polvere che circonda la supergigante centrale. La stella e il suo guscio assomigliano al bianco d'uovo che circonda un tuorlo, inducendo così gli astronomi a soprannominare l'oggetto Nebulosa "Uovo Fritto".
La stella colossale, nota agli astronomi come IRAS 17163-3907 [1], ha un diametro circa mille volte maggiore del nostro Sole. Alla distanza di circa 13 000 anni luce dalla Terra è la più vicina supergigante gialla finora trovata e le nuove osservazioni mostrano che è circa 500 000 volte più brillante del Sole [2].
"Si sapeva già che questo oggetto era brillante nella banda infrarossa ma, soprendentemente, nessuno prima d'ora l'aveva identificato come una supergigante gialla", dice Eric Lagadec (European Southern Observatory) il coordinatore dell'equipe che ha prodotto la nuova immagine.
L'osservazione della stella e la scoperta dei gusci che la circondano sono stati ottenuti grazie alla camera infrarossa VISIR montata sul VLT. Queste immagini sono le prime a mostrare chiaramente il materiale che circonda l'oggetto e rivelare i due gusci quasi perfettamente simmetrici.
Se la nebulosa "Uovo Fritto" fosse posta al centro del sistema solare, la Terra si troverebbe ben all'interno della stella stessa e l'orbita del pianeta Giove lambirebbe appena la superficie. La nebulosa circostante, molto più grande, inghiottirebbe tutti i pianeti e i pianeti nani oltre ad alcune delle comete che si trovano oltre l'orbita di Nettuno. Il guscio più esterno ha un raggio di 10 000 volte la distanza tra la Terra e il Sole.
Le supergiganti gialle si trovano in una fase evolutiva molto movimentata, in cui sono sottoposte continuamente a eventi esplosivi -- questa stella ha già espulso una massa pari a quattro volte la massa del Sole nel giro di poche centinaia d'anni [3]. Il materiale scagliato lontano dalla stella durante queste esplosioni ha formato il doppio guscio della grande nebulosa, composto da polvere ricca di silicati mescolata con il gas.
Questa attività dimostra anche che la stella presto morirà di morte violenta -- sarà una delle prossime esplosioni di supernova nella nostra galassia [4]. Le supernove forniscono gli elementi chimici necessari al mezzo interstellare circostante e l'onda d'urto risultante può dare inizio alla formazione di nuove stelle.
VISIR, lo strumento per il medio infrarosso del VLT, ha catturato questa deliziosa immagine della nebulosa "Uovo Fritto" attraverso tre filtri infrarossi che sono qui colorati di blu, verde e rosso [5].
Note
[1] Il nome indica che l'oggetto è stato individuato inizialmente come sorgente infrarossa dal satellite IRAS nel 1983, mentre il numero corrisponde alla posizione della stella in cielo, vicino al cuore della Via Lattea nella costellazione dello Scorpione.
[2] IRAS 17163-3907 è una delle 30 stelle più brillanti del cielo infrarosso, alla lunghezza d'onda di 12 micron usata da IRAS, ma è stata trascurata poichè troppo debole in luce visibile.
[3] Si stima che la massa totale di questa stella sia circa venti volte quella del Sole.
[4] Dopo aver bruciato tutto l'idrogeno, le stelle di massa pari a dieci volte la massa del Sole o più diventano supergiganti rosse. Questa fase finisce quando la stella ha finito di bruciare tutto l'elio. Alcune di queste stelle di alta massa passano poi pochi milioni di anni, un periodo molto breve della vita di una stella, nella fase di post-supergigante rossa divenendo supergiganti gialle e poi rapidamente variabili blu luminose. Queste stelle molto calde e luminose variano in brillanza in modo continuo e perdono materia a causa dei forti venti stellari che emettono. Questa però non è la fine della straordinaria evoluzione della stella che può diventare successivamente un diverso tipo di stella instabile noto come stella Wolf-Rayet (http://www.eso.org/public/images/wr124/) prima di finire la propria vita con una violenta esplosione di supernova.
[5] I tre filtri del medio infrarosso usati lasciano passare la luce a lunghezze d'onda vicine a 8590 nm (colorate in blu), 11 850 nm (colorate in verde) e 12 810 nm (colorate in rosso).
Ulteriori Informazioni
Questa ricerca è presentata nell'articolo "A double detached shell around a post-Red Supergiant: IRAS 17163-3907, the Fried Egg nebula" da E. Lagadec et al., inviato alla rivista Astronomy & Astrophysics.
L'equipe è composta da E. Lagadec (ESO, Garching, Germania), A.A. Zijlstra (Jodrell Bank Center For Astrophysics, Manchester, UK), R.D. Oudmaijer (University of Leeds, UK), T. Verhoelst (Instituut voor Sterrenkunde, Leuven, Belgio), N.L.J. Cox (Instituut voor Sterrenkunde), R. Szczerba (N. Copernicus Astronomical Center, Torun, Polonia), D. Mékarnia (Observatoire de la Côte d’Azur, Nice, Francia) and H. van Winckel (Instituut voor Sterrenkunde).
L'ESO (European Southern Observatory) è la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia in Europa e l'osservatorio astronomico più produttivo al mondo. È sostenuto da 15 paesi: Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, e Svizzera. L'ESO svolge un ambizioso programma che si concentra sulla progettazione, costruzione e gestione di potenti strumenti astronomici da terra che consentano agli astronomi di realizzare importanti scoperte scientifiche. L'ESO ha anche un ruolo di punta nel promuovere e organizzare la cooperazione nella ricerca astronomica. L'ESO gestisce tre siti osservativi unici al mondo in Cile: La Silla, Paranal e Chajnantor. Sul Paranal, l'ESO gestisce il Very Large Telescope, osservatorio astronomico d'avanguardia nella banda visibile e due telescopi per survey. VISTA, il più grande telescopio per survey al mondo, lavora nella banda infrarossa mentre il VST (VLT Survey Telescope) è il più grande telescopio progettato appositamente per produrre survey del cielo in luce visibile. L'ESO è il partner europeo di un telescopio astronomico di concetto rivoluzionario, ALMA, il più grande progetto astronomico esistente. L'ESO al momento sta progettando l'European Extremely Large Telescope o E-ELT (significa Telescopio Europeo Estremamente Grande), della classe dei 40 metri, che opera nell'ottico e infrarosso vicino e che diventerà "il più grande occhio del mondo rivolto al cielo".
Links
- Articolo scientifico: A&A paper
Contatti
Dr Eric Lagadec
Astronomer, ESO
Garching bei München, Germany
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E-mail: elagadec@eso.org
Richard Hook
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Joerg Gasser (press contact Svizzera)
Rete di divulgazione scientifica dell'ESO
E-mail: eson-switzerland@eso.org
Sul Comunicato Stampa
Comunicato Stampa N": | eso1136it-ch |
Nome: | Fried Egg Nebula, IRAS 17163-3907 |
Tipo: | Milky Way : Star : Type : Exotic Milky Way : Nebula |
Facility: | Very Large Telescope |
Instruments: | VISIR |
Science data: | 2011A&A...534L..10L |