Un gusto d'espresso
L’enorme reticolo di diffrazione al cuore dello spettrografo ad alta precisione ESPRESSO - la prossima generazione nella tecnologia della scoperta di pianeti extrasolari - è ripreso qui mentre è sottoposto ai test nella camera bianca del quartiere generale di ESO a Garching a Monaco, in Germania.
Gli ingegneri di ESO hanno recentemente terminato il complicato processo di allineamento del reticolo. La produzione e l’allineamento di questo componente è uno dei contributi chiave di ESO per il progetto ESPRESSO. Il reticolo è il più grande mai assemblato a ESO, la sua lunghezza è paragonabile ai più grandi reticoli a gradini mai costruiti - il reticolo di 1,2 per 0,3 metri per lo spettrografo HIRES, montato sul telescopio Keck di 10 metri di diametro.
Dopo il suo allineamento definitivo, il reticolo è fissato su una montatura permanente. Tutti i suoi componenti sono fatti di Zerodur (lo stesso materiale usato per i specchi del VLT) e non richiederà mai più ulteriori aggiustamenti. Questa tecnica di montatura è stato provata per la prima volta a ESO e la sua efficacia è stata dimostrata su altri telescopi sui quali è stata precedentemente utilizzata.
Quando sarà installato all’osservatorio Paranal di ESO in Cile nel 2016, ESPRESSO unirà la luce da tutti i quattro telescopi individuali del Very Large Telescope per creare un telescopio virtuale di 16 metri di apertura. Il suo reticolo di diffrazione separerà la luce nei suoi diversi colori per analizzarla - separando la luce come fa un prisma, ma utilizzando un meccanismo fisico diverso.
Successore di HARPS— il cacciatore di pianeti extrasolari più avanzato al mondo - ESPRESSO porterà la ricerca di pianeti extrasolari a un livello superiore, permettendo agli astronomi di cercare la vita su pianeti simili alla Terra attorno a stelle vicine nella zona abitabile [1]. Esso avrà molte altre applicazioni scientifiche, come per esempio la ricerca di possibili variazioni delle costanti della natura a diverse epoche dell’universo e in diverse direzioni, a partire dallo studio della luce di quasar distanti.
Note
[1] Un pianeta in orbita attorno alla sua stella introduce una piccola variazione regolare della componente lungo la linea di vista della sua velocità (conosciuta come la velocità radiale) per un osservatore sulla Terra. Questa variazione è osservabile come un’oscillazione nello spettro della stella, mentre le sue righe si spostano a destra e a sinistra rispetto alla loro posizione centrale, a causa dell’effetto Doppler. Mentre il pianeta si allontana dall’osservatore, la velocità radiale cambia e induce uno spostamento dello spettro stellare verso lunghezze d’onda maggiori (uno spostamento verso il rosso) e verso lunghezze d’onda minori (uno spostamento verso il blu) mentre si avvicina. Questi piccoli spostamenti nello spettro della stella sul sensore sono dell’ordine di alcuni nanometri, ma possono essere misurati con ESPRESSO e usati per ipotizzare la presenza di pianeti.
Ulteriori informazioni
ESPRESSO (Echelle SPectrograph for Rocky Exoplanet and Stable Spectroscopic Observations) è sviluppato da un consorzio formato da ESO e altri sette istituti scientifici:
- Centro de Astrofísica da Universidade do Porto (Portogalo)
- Faculdade de Ciências da Universidade de Lisboa, CAAUL & LOLS (Portogalo)
- INAF–Osservatorio Astronomico di Trieste (Italia)
- INAF–Osservatorio Astronomico di Brera (Italia)
- Instituto de Astrofísica de Canarias (Spagna)
- Physikalisches Institut der Universität Bern (Svizzera)
- Université de Genève (Svizzera).
ESO/M. Zamani
Riguardo l'immagine
Identificazione: | potw1537a |
Lingua: | it-ch |
Tipo: | Fotografico |
Data di rilascio: | Lunedì 14 Settembre 2015 10:00 |
Grandezza: | 5616 x 3744 px |
Riguardo all'oggetto
Nome: | ESPRESSO |
Tipo: | Unspecified : Technology : Observatory : Instrument |