Comunicato Stampa
La Nebulosa che ne contiene Tre
26 Agosto 2009
Oggi l’ESO ha reso pubblica una nuova immagine della Nebulosa Trifida, che ci mostra perche’ questa nebulosa rimane una favorita consolidata degli astronomi sia amatoriali che professionali. Questa massiccia fabbrica di stelle si chiama cosi’ a causa delle scure fasce di polvere che dividono il suo cuore ardente in tre parti ed e’ una rara combinazione di tre tipi di nebulosa, che rivelano lo splendore di stelle appena formate e presagiscono la nascita di nuove stelle.
La Nebulosa Trifida, situata a parecchie migliaia di anni luce di distanza nella costellazione di Sagittarius (l’Arciere), presenta un interessante ritratto delle prime fasi della vita di una stella, dalla gestazione alla prima luce. Il calore e i venti di stelle incostanti appena accese rimescola il gas e le polveri nel calderone della Trifida; a loro tempo, gli stessi scuri viticci di materia disseminati in quest’area collasseranno e formeranno nuove stelle.
L’astronomo Francese Charles Messier osservo’ per primo la Nebulosa Trifida nel Giugno del 1764, prendendo nota di questo oggetto brillante e confuso come numero 20 nel suo famoso catalogo. Le osservazioni delle strisce di polvere che sembrano dividere la nuvola cosmica in tre lobi, osservazioni svolte 60 anni dopo da John Herschel, hanno ispirato all’astronomo Inglese il nome ”Trifida”.
Queste nuove immagini, ottenute con la camera Wide-Field Imager che è incorporata nel telescopio di 2,2 metri dell’ MPG/ESO a La Silla, nel nord del Cile, mostrano in modo prominente le diverse regioni della Nebulosa Trifida nel campo di luce visibile. La macchia bluastra in alto a sinistra e’ una cosidetta nebulosa riflessa, del gas polveroso che sparge la luce delle vicine stelle nate nella Trifida. La piu’ grande di queste stelle risplende soprattutto nella calda porzione blu dello spettro visibile. Questo aspettto, ed il fatto che i grani di polvere e le molecole ridiffondono la luce blu piu’ efficacemente della rossa – una proprieta’ che spiega perche’ il cielo e’ blu ed i tramonti rossi – infonde questa porzione della Nebulosa Trifida di una tinta azzurra.
Sotto, nell’area rotonda rosa-rossastra tipica di una nebulosa di emissione, il gas nel cuore della Trifida e’ riscaldato da centinaia di giovani stelle, fino alla temperatura a cui emette la luce rossa caratteristica dell’idrogeno, che costituisce la maggior componente del gas, la stessa temperatura del gas neon rosso-arancio che illumina le insegne in giro per il mondo.
I gas e le polveri che attraversano la Nebulosa Trifida costituiscono un terzo tipo di nebulosa nella nuvola cosmica, noto come nebulae scure, poiche’ oscurano la luce. (L’iconica Nebulosa Testa di Cavallo e’ forse il piu’ famoso esempio di questo tipo [ESO Press Photo 02/02]). All’interno di queste fasce oscure, i resti di precedenti episodi di nascita stellare continuano a unirsi sotto l’effetto inesorabile dell’attrazione gravitazionale. La densita’, pressione e temperatura in aumento all’interno di questi blob gassosi innescheranno la fusione e quindi la formazione di nuove stelle.
Nella parte bassa di questa nebulosa di emissione, si puo’ vedere un dito di gas che spunta dalla nuvola, e punta direttamente alla stella centrale che alimenta la Trifida. Si tratta di un esempio di globulo gassoso in fase di evaporazione (in inglese evaporating gaseous globule, o "EGG"), visibile anche nella Nebulosa dell’Aquila, un’altra regione di formazione stellare. Sulla punta del dito, fotografata con Hubble, un nodo di gas ad alta densita’ ha resistito all’assalto di radiazione della stella centrale massiccia.
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Sul Comunicato Stampa
Comunicato Stampa N": | eso0930it |
Legacy ID: | PR 30/09 |
Nome: | Trifid Nebula |
Tipo: | Milky Way : Nebula : Type : Star Formation |
Facility: | MPG/ESO 2.2-metre telescope |
Instruments: | WFI |