In caduta dalle stelle

Un meteoroide illumina il cielo notturno a Paranal, nel deserto cileno, con tre telescopi unitari e un telescopio ausiliario del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO che assistono alla fine del suo viaggio attraverso il sistema solare in una splendida esplosione di luce.

Più piccoli degli asteroidi, i meteoroidi sono oggetti rocciosi che vagano nello spazio. Quando entrano nell'atmosfera terrestre, si riscaldano e si vaporizzano a causa dell'attrito con l'aria, lasciando una traccia luminosa nel cielo nota come stella cadente (o meteora). I resti di un meteoroide che non sono completamente vaporizzati e raggiungono il suolo sono chiamati meteoriti. 

Il colore della traccia luminosa rivela la composizione chimica del meteorite che l'ha lasciata. Le luci verdi e gialle indicano la presenza di magnesio e ferro, rispettivamente. Il bagliore rosso diffuso nel cielo è emesso dall'ossigeno e dall'azoto dell'atmosfera terrestre. 

Il VLT dell'ESO è la struttura ottica più avanzata del mondo. Consiste di quattro telescopi unitari e quattro telescopi ausiliari mobili. I telescopi ausiliari lavorano insieme in quello che viene chiamato il Very Large Telescope Interferometer (VLTI), che combina la luce raccolta da ogni singolo telescopio, permettendo agli astronomi di sondare il cosmo ad un livello di dettaglio molto più alto. Mentre i telescopi dell'unità funzionano come sistemi autonomi per la maggior parte del tempo, la loro luce può anche essere combinata nel VLTI. Esempi di pietre miliari scientifiche raggiunte grazie al VLT sono la prima immagine di un pianeta extrasolare e il tracciamento delle singole stelle che orbitano attorno al buco nero supermassiccio in agguato al centro della nostra galassia.