Un buco nel cielo

Piuttosto che mostrare oggetti spettacolari, alcune delle immagini più sorprendenti dell’universo si concentrano invece sul vuoto. Questa nuova immagine dal telescopio MPG/ESO di 2.2 metri mostra tentacoli scuri che si estendono fuori da una macchia nera e vuota nel centro dell’immagine, che si nota particolarmente rispetto all’alta densità di stelle rosse e gialle nel resto dell’immagine. 

Questa regione non è un buco nel cosmo, o una parte vuota del cielo. Le strisce scure sono infatti composte di polveri dense e opache che si interpongono  tra noi e il campo stellato retrostante. Queste polveri oscure fanno parte di una nube molecolare scura, una regione fredda e densa dove grande quantità di polveri e gas molecolare sono mescolati e schermano la luce visibile emessa dalle stelle più distante. 

Non è chiaro ancora come queste nubi si formino, ma si pensa che esse costituiscano le fasi iniziali di una nuova formazione stellare - nel futuro, il soggetto di quest’immagine potrebbe collassare su se stesso per formare nuove stelle. Malgrado la nube di quest’immagine sia un residente assai anonimo dell’universo vicino - catalogato come LDN1774 - uno dei più famosi esempi di una nube molecolare è Barnard 68, molto simile a l’oggetto di quest’immagine e che si trova a 500 anni-luce da noi. Barnard 68 è stato osservato approfonditamente con i telescopi di ESO, sia nel visibile (eso9924a) che nella luce infrarossa (eso9934, eso0102a). Come mostrato in queste diverse immagini, è possibile attraversare la polvere scura cosmica usando la luce infrarossa: la luce visibile come nelle osservazioni di quest’immagine dal VLT non può oltrepassare lo schermo di fumo. 

Quest’immagine è stata ripresa dal Wide Field Imager, uno strumento montato sul  telescopio di 2.2 metri MPG/ESO a La Silla, in Cile.