Una stella guida

Un raggio laser solitario taglia il cielo notturno, puntando verso l’alto a partire dall’unità 4 del Very Large Telescope di ESO, situato all’osservatorio di Paranal in Cile. Le due nubi di Magellano sono visibili alla sinistra del raggio come due macchie chiare deboli e sfocate rispetto al fondo stellare. La stella particolarmente brillante alla destra del raggio è Canopus, la seconda stella più brillante del nostro cielo dopo Sirio. 

Quando i telescopi terrestri osservano le stelle, la luce che raccolgono deve attraversare gli strati della nostra atmosfera. Il vapore acqueo, l'inquinamento atmosferico e la turbolenza dell'aria che causano anche lo scintillo delle stelle nel cielo, fanno si che le immagini siano sfocate - e qui interviene la tecnica conosciuta come ottica adattiva.

I sistemi con ottica adattiva usano sofisticati specchi deformabili per controbilanciare gli effetti negativi della nostra atmosfera. Il laser punta in alto nel cielo, per creare una stella artificiale a circa 90 chilometri dal suolo. Gli astronomi possono allora misurare come questa stella artificiale scintilla nel tempo, e possono correggere questa distorsione. I telescopi terrestri che usano l’ottica adattiva possono produrre, in alcune lunghezze d'onda. immagini più nitide di quelle dei telescopi spaziali. 

Un sistema simile sarà installato sull’European Extremely Large Telescope (E-ELT). L’E-ELT avrà sei laser, che forniranno immagini astronomiche di qualità ancora più alta, con un campo di vista molto più largo - e creerà più opportunità per fotografie come questa. 

Quest’immagine è stata ripresa il 4 marzo 2013 dalla piattaforma del Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy (VISTA) dall’ambasciatore fotografo Julien Girard, un astronomo a ESO. È stata ripresa con una macchina fotografica compatta, che oggi può fotografare anche di notte.