Immagine della settimana

11 Gennaio 2016: Questa fotografia, ripresa all’osservatorio di La Silla mostra la Luna piena in un cielo viola, un fotografo accovacciato sulle rocce e il New Technology Telescope (NTT) in cima ad una collina. Quest’immagine dipinge le tre cose necessarie all’osservazione astronomica: un oggetto da osservare, un telescopio per osservare e una persona per dare un senso alle osservazioni. La Luna è l’oggetto celeste più vicino alla Terra e orbita ad una distanza di 400’000 chilometri, nostro unico satellite naturale. Malgrado la bellezza estetica del bagliore della Luna piena in questa immagine, la Luna non è una grande amica dell’astronomo. La luce solare riflessa dalla superficie della Luna causa infatti inquinamento luminoso e rende più difficile le osservazioni di oggetti distanti e deboli. L’inquinamento luminoso non sembra tuttavia dare fastidio all’uomo che ammira la vista in quest'immagine. Si tratta di Babak A. Tafreshi, uno degli ambasciatori fotografi dell’ESO. La distanza tra l’astronomo e ...

04 Gennaio 2016: Queste creature all’aspetto amichevole, riprese davanti al telescopio di 3,6 metri di ESO all’osservatorio di La Silla, sono guanachi. I guanachi, insieme alle vigogne, sono uno dei due tipi di camelide selvatico originario di questa regione del Cile del Nord. Raggiungendo dimensioni comprese tra uno e due metri di lunghezza (dalla testa alla coda) e pesando fino a 120 chilogrammi, i guanachi sono uno dei più grandi mammiferi in Cile. Questi intrepidi avventurieri si trovano in Bolivia, Paraguay, Argentina, e lungo tutte le Ande: dalla Tierra del Fuego nell’estremo sud del Cile, fino al Peru. Facendo banchetti con la flora del deserto, i guanachi si nutrono di funghi, erbacce, foglie, alberi e perfino alcuni tipi di fiori di cactus. Non è raro di vedere i guanachi e le vigogne nelle installazioni di ESO nel deserto di Atacama. Nel febbraio 2014 un cucciolo di vigogna è stato salvato dai lavoratori di ...

28 Dicembre 2015: La scienza moderna e lo spettro dell’uomo antico coesistono in quest’immagine, che fa riflettere, di petroglifi vicino all’osservatorio La Silla di ESO in Cile. Un petroglifo è un antica incisione rupestre. Esempi di queste incisioni possono essere trovati in tutto il mondo. In alcuni luoghi essi possono risalire fino a 40’000 anni fa, ma quello rappresentato qui è molto più recente. Sulla faccia della roccia, immagine di uomini sono raffigurate insieme a lama e altri simili camelidi. I popoli nomadi nativi del deserto di Atacama in Cile hanno seguito i branchi di questi animali attraverso le regioni aride e inospitali prima di adottare una cultura sedentaria, creando oasi nel deserto dove potevano allevare camelidi. Il bagliore pallido delle stelle sopra e oltre la catena di montagne e la sagoma di uno dei telescopi di La Silla rappresenta il passare dei secoli e il progresso dell’umanità dalla preistoria fino all’età moderna ...

21 Dicembre 2015: Season’s Greetings on behalf of everyone at the European Southern Observatory! We wish you a jolly end of the year and a fruitful 2016! Links Christmas card 2015

14 Dicembre 2015: Questa affascinante nube di gas è stata ripresa dallo spettrografo EFOSC2 (ESO Faint Object Spectrograph and Camera) all’osservatorio La Silla di ESO. Essa si trova nell'affollata costellazione del Centauro, nei cieli dell’emisfero australe. La nube di gas - chiamata NGC 3699 - è una nebulosa planetaria. E' contraddistinta da un aspetto irregolare e dalla presenza di una banda scura, che divide approssimativamente in due la nube. Questi oggetti, malgrado il loro nome, non hanno niente a vedere con i pianeti e sono creati dalle fasi finali dell’evoluzione di stelle simile al Sole. Il nome “nebulosa planetaria” viene dall’epoca delle loro scoperta, da parte di William Herschel, quando essi apparivano ai telescopi dell’epoca come degli oggetti sferici simili a pianeti. Verso la fine della loro vita, le stelle come il Sole esauriscono la riserva di idrogeno presente nei loro nuclei e le reazioni nucleari non possono più avere luogo. Questo causa ...

07 Dicembre 2015: Questo stupendo panorama mostra la nostra galassia, la Via Lattea, che si estende come un arco sopra la piattaforma del Very Large Telescope (VLT) di ESO a Cerro Paranal, in Cile. A 2635 metri di altitudine sopra il livello del mare, l’osservatorio di Paranal è uno dei migliori siti astronomici al mondo ed è il fiore all’occhiello dell’astronomia europea da terra. L’estensione della struttura ricca di polveri e nubi stellari della nostra galassia è visibile con un notevole livello di dettaglio come una debole fascia che attraversa il cielo dalla piattaforma di osservazione. Dalla Terra, vediamo la Via Lattea come una banda che attraversa il cielo perché dal nostro punto di vista, da uno dei suoi bracci a spirale, guardando verso il centro della galassia vediamo la struttura del disco di profilo. La nostra galassia è circondata da varie galassie più piccole. Sono visibili in quest'immagine la Piccola Nube di ...

30 Novembre 2015: In questa magnifica immagine ad alta risoluzione, ripresa durante la spedizione ESO Ultra HD, tre oggetti del cielo profondo sembrano risplendere davanti alla parabola di una delle antenne ad alta precisione di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array). La caratteristica più impressionante di questa foto è la nebulosa rossa della Carena, conosciuta anche come NGC 3372. Si tratta di una grande nube di gas, composta per la maggior parte da idrogeno, nella quale la formazione stellare è avvenuta recentemente. Create all’interno della nebulosa, le stelle massicce, di colore blu, vivono poco tempo ed emettono copiose quantità di radiazione ultravioletta. Questa radiazione ionizza il gas circostante e causa il bagliore rosso caratteristico degli atomi di idrogeno. Alla fine, le esplosioni di supernova e i forti venti stellari provenienti dalle stelle più massicce disperderanno il gas della nebulosa rossa della Carena, lasciando dietro uno o più ammassi di stelle. Due di tali ammassi, ...

23 Novembre 2015: Quest’immagine mostra uno dei quattro telescopi unitari che formano il Very Large Telescope (VLT) di ESO a Paranal. Ognuno di questi telescopi, di 8,2 metri di diametro, ha ricevuto un nome in lingua mapuche, usata dal popolo indigeno del Cile del sud. Il telescopio in quest’immagine si chiama Yepun, che significa Venere. Il piccolo telescopio accanto a Yepun è uno dei telescopi ausiliari, che hanno un diametro di 1,8 metri. Questi ultimi possono essere combinati con i grandi telescopi unitari per formare il Very Large Telescope Interferometer (VLTI). Yepun è equipaggiato con il Laser Guide Star Facility, ripreso in azione su questa foto. Il colore del fascio laser è scelto appositamente per fornire energia a un strato di atomi di sodio nell’atmosfera, creando una piccola macchia brillante: una stella artificiale. Questa stella può essere usata come riferimento per valutare quanto l'atmosfera distorca la luce proveniente dalle stelle vere: un procedimento ...

16 Novembre 2015: Quest’immagine panoramica, ripresa dall’ambasciatore fotografo Alexandre Santerne, svela un paesaggio quasi marziano. Questa scena rossa e asciutta potrebbe benissimo essere stata scattata in un altro mondo, ma in realtà si trova all'osservatorio di La Silla, a 2400 metri sopra il livello del mare, nella periferia della parte australe del deserto di Atacama in Cile - e anche primo sito di osservazione di ESO. Con più di 300 notte chiare all’anno, poca turbolenza e condizioni asciutte, La Silla offre alcune delle migliore condizioni per l’astronomia da Terra. Per molti anni è stato uno dei osservatori scientifici più produttivi e ancora oggi ogni anno contribuisce in maniera significativa alla produzione astronomica. La piattaforma principale a La Silla, a destra in quest’immagine, ospita un'enorme varietà di telescopi, con i quali gli astronomi possono esplorare l’universo. Il più sconvolgente è il telescopio di 3.58 metri di ESO il New Technology Telescope (NTT) con la ...

09 Novembre 2015: La potenza dell’ Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) svela due immensi getti dall'aspetto granuloso e dalla simmetria quasi perfetta, costituiti da gas denso che proviene da una singola sorgente al centro di quest’immagine. All'origine di questi getti si trova una stella estremamente giovane - chiamata protostella - che sta iniziando il suo lungo viaggio per diventare una stella molto simile al Sole. La stella bambina, conosciuta come CARMA-7, e i suoi getti si trovano approssimativamente a 1400 anni-luce dalla Terra, nell’ammasso di stelle Serpens South star cluster. Questo denso ammasso, che si trova ovviamente nella costellazione del Serpente ospita più di 30 protostelle che nascono in prossimità del nostro sistema solare, fornendo agli astronomi un magnifico laboratorio per studiare le interazioni tra le stelle e il loro ambiente. I primi passi della vita di una stella non sono ancora ben conosciuti, ma gli astronomi pensano che questi getti opachi e ...

02 Novembre 2015: Questo maestoso panorama fornisce un'idea del contesto in cui si inserisce l’osservatorio di ESO a La Silla. Questo sito si trova a 2400 metri di altitudine sopra il livello del mare, nella parte australe del deserto cileno di Atacama. Lontano dall’inquinamento luminoso della civiltà, esso fornisce ai telescopi di ESO una visione limpida del cielo notturno. La Silla è una roccaforte di ESO dagli anni 60, quando c'era solo una selezione dei telescopi visibili su questa immagine: l'ESO 1-metre Schmidt telescope, l'ESO 1-metre telescope e l'ESO 1.52-metre telescope, visibili più lontani verso il fondo. La Silla ospita anche molti telescopi nazionali, come il Danish 1.54-metre telescope sulla sinistra e la cupola argentata che protegge il MPG/ESO 2.2-metre telescope. La nebbia avvolge le valli che circondano La Silla mentre il Sole tramonta e illumina di arancione gli strati atmosferici sopra l’orizzonte. Una volta che il Sole sarà sparito, il cielo notturno ...

26 Ottobre 2015: Le osservazioni con lo strumento cacciatore di pianeti di ESO, SPHERE, un sistema di ottica adattiva ad alto contrasto installato sull’unità tre del telescopio di ESO, il Very Large Telescope, hanno svelato una cintura asteroidale di gas e polvere attorno al sistema binario stellare HD 106906AB. HD 106906AB è una stella doppia situata nella costellazione della croce del Sud. Gli astronomi hanno avuto da tempo il sospetto che questa coppia stellare vecchia di 13 milioni di anni sia circondata da un disco di detriti, a causa della sua giovane età e della sua radiazione caratteristica. Tuttavia questo disco è rimasto invisibile - fino ad oggi! Lo spettacolare disco di detriti è visibile in fondo a sinistra su quest’immagine. Circonda entrambe le stelle, che sono nascoste dietro una maschera che impedisce al loro bagliore di accecare lo strumento. Queste stelle e il disco sono anche accompagnate da un pianeta extrasolare, visibile ...

19 Ottobre 2015: Lo strumento cacciatore di pianeti di ESO, SPHERE, installato sul Very Large Telescope in Cile, ha scoperto una struttura inusuale attorno a una stella adolescente vicina, chiamata HD 100453. HD 100453 si trova a più di 350 anni-luce di distanza, nella costellazione del Centauro ed è circondata da un vorticoso disco di gas e polveri, visibile in rosso e in bianco in quest’immagine. Con qualche difficoltà si vedono anche due deboli bracci a spirale, che si estendono dal disco, e che si sono possibilmente formati a causa dell' influenza gravitazionale di pianeti che si trovano al suo interno ma che ancora non si vedono. Il disco a spirale è unico nella sua simmetria ed è uno dei più piccoli dischi a spirale mai osservato attorno ad un’altra stella - una dimostrazione impressionante delle capacità di SPHERE. SPHERE è un potente cacciatore di pianeti, che permette di vedere direttamente questi mondi ...

12 Ottobre 2015: Una coppia di getti si espandono verso l’esterno, con una simmetria quasi perfetta, in quest'immagine a dell’oggetto Herbig-Hari (HH) 212 ripresa da ISAAC, l'Infrared Spectrometer And Array Camera, uno spettrometro infrarosso ora decommissionato. L’oggetto si trova nella costellazione di Orione (il cacciatore) in una nube molecolare densa che sta formando nuove stelle, non lontano dalla famosa nebulosa testa di cavallo. In regioni come questa, le nube di polvere e gas collassano sotto l’influenza della propria gravità, girando sempre più veloci e diventando sempre più calde finche' una nuova stella non si accende al centro della nube. Il materiale avanzato, gravitando attorno alla protostella neonata, si aggrega per formare un disco di accrescimento che alla fine evolverà, se si verificheranno le giuste condizioni, per formare il materiale alla base della creazione di pianeti, asteroidi e comete. Malgrado questo processo non sia completamente compreso, è frequente che una protostella e il suo ...

05 Ottobre 2015: Questo spettacolare campo visivo stellato mostra l’ammasso globulare NGC 6553, che si trova approssimativamente a 19’000 anni-luce di distanza nella costellazione del Sagittario. In questo campo gli astronomi hanno scoperto un misterioso evento di microlensing. Il microlensing è una forma di lente gravitazionale nella quale la luce proveniente da una sorgente da una sorgente lontana è piegata dal campo gravitazionale di un oggetto più vicino, creando un’amplificazione dell’immagine dell’oggetto nel fondo. L’oggetto che causa l'effetto di microlensing in NGC 6553 ha deviato la luce di una stella gigante rossa sullo sfondo dell'immagine (indicata con una freccia). Se quest’oggetto si trovasse nell’ammasso - evento che ha una probabilità del 50% secondo gli scienziati - l’oggetto potrebbe essere un buco nero con una massa due volte superiore a quella del Sole: sarebbe il primo oggetto di questo tipo scoperto in un’ammasso globulare. Sarebbe anche il più vecchio buco nero di massa stellare ...

28 Settembre 2015: La mattina del 28 settembre 2015 un’eclissi spettacolare di Luna è stata osservata in tutta l'Africa, l’America, l’Europa e il Medio Oriente. In Germania è stata fotografata da Mahdi Zamani sopra il quartiere generale di ESO. Un’eclisse di Luna si verifica quando la Luna, la Terra e il Sole sono esattamente allineati. Quando la Luna passa attraverso l’ombra proiettata dalla Terra, il nostro pianeta blocca la luce diretta verso la superficie lunare e avviene un’eclissi totale. Quest’evento può verificarsi solo durante una notte di Luna piena. L’eclissi totale di Luna di stamattina avvenne durante una super Luna - una Luna piena quando il nostro satellite si trova nel punto più vicino alla Terra sulla sua orbita ellittica. La combinazione della Luna eclissata piena e relativamente vicina alla Terra la rende particolarmente grande e più brillante del solito. Al contrario delle eclissi solari, la Luna non sparisce completamente dalla vista durante ...

21 Settembre 2015: Questa impressionante immagine del New Technology Telescope (NTT) è stata ripresa appena dopo il tramonto all’osservatorio La Silla di ESO, situato nel Norte Chico, nella periferia del deserto cileno di Atacama. La Luna ha già iniziato il suo viaggio attraverso il cielo della sera e splende brillante nella parte superiore dell'immagine. Il Sole tramonta dietro l’orizzonte sulla sinistra, donando alle nuvole un ricco colore arancione. Il caldo bagliore degli ultimi raggi di Sole si raccoglie sulla superficie riflettente dei muri del NTT. Lo scopo di questa cupola metallica è di impedire alla cupola del telescopio di riscaldarsi troppo durante la giornata. Questo avrebbe un effetto negativo sulle osservazioni del telescopio durante la notte, perché l’aria calda e turbolente sfuoca le immagini e peggiora il seeing astronomico. Non è solo la cupola del telescopio ad essere stata progettata per ridurre l’accumulo di calore durante il giorno; la piattaforma di cemento e ...

14 Settembre 2015: L’enorme reticolo di diffrazione al cuore dello spettrografo ad alta precisione ESPRESSO - la prossima generazione nella tecnologia della scoperta di pianeti extrasolari - è ripreso qui mentre è sottoposto ai test nella camera bianca del quartiere generale di ESO a Garching a Monaco, in Germania. Gli ingegneri di ESO hanno recentemente terminato il complicato processo di allineamento del reticolo. La produzione e l’allineamento di questo componente è uno dei contributi chiave di ESO per il progetto ESPRESSO. Il reticolo è il più grande mai assemblato a ESO, la sua lunghezza è paragonabile ai più grandi reticoli di tipo "echelle" mai costruiti - il reticolo di 1,2 per 0,3 metri per lo spettrografo HIRES, montato sul telescopio Keck di 10 metri di diametro. Dopo il suo allineamento definitivo, il reticolo è fissato su una montatura permanente. Tutti i suoi componenti sono fatti di Zerodur (lo stesso materiale usato per i ...

07 Settembre 2015: Queste immagini, riprese a due settimane di distanza, mostrano i due emisferi di Ceres e forniscono le migliori osservazioni da terra di sempre di questo pianeta nano. Sono state riprese con lo strumento SPHERE al Very Large Telescope di ESO e fanno parte di un progetto iniziato a metà luglio 2015 che mira a creare una mappa polarimetrica della superficie dell’oggetto. Orbitando nella cintura degli asteroidi tra Marte e Giove, una regione conosciuta come la cintura principale, Ceres è stato il primo asteroide scoperto nel 1801 ed è il più grande asteroide della Cintura Principale. È il più grande serbatoio di acqua nei dintorni della Terra. Si pensa che la maggior parte di quest’acqua esista nella forma di ghiaccio d’acqua nel mantello dell’oggetto. La superficie del pianeta nano ha circa la dimensione dell’India e svariate intriganti macchie brillanti sono visibili in queste nuove immagini. Queste macchie misteriose sono state anche ...

31 Agosto 2015: Questa notevole immagine è stata ripresa usando un quadricottero, che volteggiava alto sopra Atacama. L’oceano, le nuvole e il deserto si uniscono nell'immagine per formare questa scena aerea che si estende lungo la costa cilena. Il Very Large Telescope (VLT) di ESO è dolcemente illuminato dal Sole, che tramonta nel cielo della sera, creando tonalità di arancione e albicocca sull’osservatorio. Su una cima adiacente, verso la destra dell’immagine, il telescopio di 4,1 metri VISTA Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy emerge isolato, come una figura solitaria. La regione davanti al VLT, riempita da una griglia di binari, è usata dai quattro piccoli telescopi mobili ausiliari del VLT. Posizionando questi telescopi a diverse distanze uno dall’altro è possibile variare la dimensione effettiva dell’interferometro del VLT, che opera come un singolo osservatorio gigante.