Materia che flette la luce nel lontano universo

Questa foto mostra l'insolito oggetto HE 1104-1805, una lente gravitazionale ("miraggio cosmico") nella costellazione meridionale del Crater (la Coppa) con due immagini dello stesso quasar e anche la lontana galassia responsabile di questo effetto.

Quest'immagine è stata ottenuta combinando una serie di esposizioni realizzate a La Silla nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1997, con il telescopio ESO/MPI da 2.2-m e il rivelatore a infrarossi IRAC 2b. Il tempo di esposizione totale è stato di 6480 secondi nella banda J nel vicino infrarosso, dove la galassia lente è piuttosto debole (J = 19,0 + - 0,2), ma ancora sufficientemente al di sopra della magnitudine limite dell'immagine combinata (J = 22) per essere facilmente misurabile.

Il pannello di sinistra mostra il risultato dell'elaborazione convenzionale delle immagini dei dati (con seeing di circa 0,8 arcsec). Solo le due immagini quasar possono essere distinte.

Nel pannello di destra, tuttavia, le immagini sono state contemporaneamente trattate (deconvolute) mediante un nuovo software sviluppato per questo programma, cfr. http://vela.astro.ulg.ac.be/imaproc. La risoluzione angolare risultante è ora di 0,27 secondi d'arco, cioè si avvicina a quella del telescopio spaziale Hubble (0,13 secondi d'arco nella banda J e 0,23 secondi d'arco nella banda K con HST + NICMOS).

Ora la galassia lente è chiaramente visibile tra le due immagini quasar. È più vicina al più forte dei due (`A '; in alto); questo è insolito e indica la presenza di più massa nel sistema lente rispetto a ciò che è direttamente osservabile. Può quindi essere che la materia oscura (invisibile) svolga un ruolo importante in questa lente gravitazionale.